Dunque, ho sempre guardato con scientifica curiosità a quei post che, nei tanti blog, scrivono di nuove novità e improvvisi cambiamenti che influenzeranno il "diario digitale":
Ebbene, anche per me è venuto il momento di scriverne uno.
Questo agosto è stato un mese particolare e sono cambiate molte cose, in me e attorno a me.
La Swisscross, tristemente, ha dovuto cambiare casa ma so bene che il nuovo proprietario sarà amorevole come lo sono stato io.
La Soma ci aveva abbandonati già a luglio ma non è stato assolutamente difficile liberarsene.
Proprio ieri anche la Redline è andata via a far felice un ragazzino. Ed è stato un distacco leggermente più sofferto della Ritchey. Forse perché contavo di tenerla comunque o chissà perché.
In ogni caso, mi convinco ogni giorno di più che sia stata la scelta migliore. Non mi sono distaccato da nulla che non possa essere ricomprato (e migliorato se ci sarà l'occasione).
Con ogni probabilità il telaio Lancaster troverà un'altra casa e spero che anche la Paduano prenda il volo.
Mi restano poche bici. Inizierò ad usare la Titus e la Merlin per i giri di tutti i giorni?
c
lunedì 25 agosto 2014
lunedì 4 agosto 2014
Riflessioni d'agosto
Prima cosa: sto provando a mettere in vendita una quantità di bici. Non le uso - o le uso una volta all'anno, quindi: perché tenerle a prendere polvere?
Sto iniziando con quelle nuove (perché, d'altronde, le puoi comprare in ogni momento).
Poi vedrò con qualche pezzo della collezione.
Secondo: ho sempre più in mente di organizzare qualche cosa carina in ambito gravel.
Devo iniziare a studiare i percorsi più distanti da casa mia e segnarli.
In questo momento immagino alcuni punti fermi:
Poi vediamo
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Sto iniziando con quelle nuove (perché, d'altronde, le puoi comprare in ogni momento).
Poi vedrò con qualche pezzo della collezione.
Secondo: ho sempre più in mente di organizzare qualche cosa carina in ambito gravel.
Devo iniziare a studiare i percorsi più distanti da casa mia e segnarli.
In questo momento immagino alcuni punti fermi:
- distanza superiore ai 50km, si arriva dal punto A al punto A (o magari al punto B ma questa è un'altra cosa) e non si ripete mail il circuito (altrimenti si fa confusione) e magari più di una opzione per il percorso (25, 50 e 100 km?)
- percorsi anche un pelo più impegnativi della semplice strada bianca (tipo la Dirty Kanza, ma quella è una corsa di 200 miglia e minimo 10 ore...);
- le mountain bike fanno classifica a parte; immaginare di limitare le coperture (tipo ciclocross) sarebbe stupido, molto meglio fare una distinzione. Percorrere 50 km di strada sterrata con una front da 29 con gomme da 2,2 è quasi come andare su una full-suspended con corse limitate di qualche anno fa...
- tutti si deve essere autosufficienti e si parte da soli (da soli!)
- al momento non immagino i costi di iscrizione e i premi ma una volta definito il tracciato...
Poi vediamo
c
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