domenica 18 gennaio 2015

Davvero, bici non se ne trovano

Dunque (conclusivo): qui le bici fanno proprio piangere.
Ieri, sabato, decido di andare in un negozio di bici che pare piuttosto conosciuto.
Mi faccio la mia mezz'ora di strada (a piedi, che per adesso ho solo quelli) e arrivo in questo posto che pare un deposito di scorie radioattive, ma senza le scorie -almeno quelle avrebbero fatto scena!

Appena fuori trovo una struttura per appendere le bici, con almeno dieci bici tutte più o meno arrugginite.

Entro dentro e la bici più bella che vedo (o la meno scarsa) è una cosa di alluminio, col gruppo misto a base di Shimano Sora, con le ruote che sembrano quelle dei bersaglieri della prima guerra (e quelle erano molto più robuste).

Chiedo di vedere qualche cosa che sia adatta al "turismo" e mi mostrano questa: Dawes Galaxy.
Usata così tanto che i pignoni sembravano cinque e non otto. Lascio stare il resto.
Mi hanno chiesto una cifra fuori da ogni logica, per la bici in sé e per la bici usata com'era.

Ora, sarò pure snob o frustrato o solo cretino, scegliete, ma non si può chiedere una cifra del genere (che non menziono per pudore) per una bici così.

Continuo a pensare che sarà  meglio portarsi una bici da casa.

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mercoledì 14 gennaio 2015

Su questo lungo periodo di silenzio

L'avevo scritto appena tre post più sotto, circa cinque mesi fa. Avrei passato con ogni probabilità un periodo (breve? lungo?) di silenzio o di stop.
Ho dato via alcune bici in favore di una causa più grande e col senno del poi sono molto contento (dico così perché la mia partner legge il mio blog, altrimenti...) di aver dato via parecchie bici!

Per lavoro sono fuori e quasi certamente passerà del tempo prima di tornare alla base. Avrò tempo per parlare di questo ma intanto facciamoci due risate, che altrimenti che stiamo a fare qui.

Sono su un'isola. Fa freddo (oggi, stranamente, c'è pure la neve) e piove tanto. Ma proprio tanto. Figuriamoci che ho dovuto imparare a nuotare per quanto piove.
Ma la cosa che più mi stupisce è che qui, nonostante il tempo inclemente (ma anche inumberto o inignazio...) la gente in bici ci va eccome. Tutti i giorni. Acqua neve e vento.
Ho iniziato -ora che le cose sono sistemate- a vedere il mercato delle bici usate e farmi un'idea di quello che la gente vende.
Bene, sono tutti scassoni. Non c'è titanio manco a pagarlo a peso d'oro. Non ci sono bici di qualità neanche a cercare col metal detector. Non c'è niente. Al limite trovo delle ibride montate, sì e no, col Tourney.
Qui la mountainbike non sanno cos'è (neanche a spiegarglielo...) e il CX pensano che sia una malattia che viene quando mangi cose più leggere del burro o del lardo.

Ma la cosa peggiore (in termini politici potrebbe anche avere avuto riflessi sul mercato di robaccia che c'è qui), è che molte aziende, quando ti assumono, ti sovvenzionano l'acquisto di una bici...
Immaginate che domani mi assumono alla Sangemini e come benefit mi danno 700 euro per comprarmi una bici... Già...
Insomma, qui le cose sono diverse eppure non c'è nessuno con bici decenti -e non dico belle, ricercate, esclusive. Decenti.
Sarà che il tempo non permette.
Fosse per me, andrei in giro con una bici in titanio e ciao. Sarà ora di portarmi la Paduano o la Lancaster per far vedere a questi tizi come si va in bici?

P.S.: e tanto per continuare (la mattina presto sono scocciato e polemico di questi tempi) anche i motociclisti non è che siano un granché. Sarà che l'umido costante gli ha mangiato il cervello.

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