lunedì 8 luglio 2013

Titus - la prima uscita

La settimana scorsa ho fatto un bel giro con la Titus.
Premesso che non esco con una 26 da parecchio tempo, mi è piaciuto moltissimo.
La bici, così com'è montata, è una vera comodità. La forcella funziona, scorre e ammortizza quasi come una moderna ed il carro assorbe metà delle asperità del terreno.
Naturalmente una parte del lavoro di assorbimento è svolta dalle gomme tubeless (che hanno ragione a dire che una volta provate non si torna indietro).
Nei veloci saliscendi, a volte, non è neanche necessario alzarsi sui pedali per assorbire le imperfezioni del sentiero (avrei potuto scrivere "del trail", attenzione!). Il manubrio, poi, è angolato e rialzato il giusto per avere una posizione in sella molto comoda. Forse, tolta la Flite e messa una sella comoda, potrebbe anche essere una bici adatta alle lunghe uscite (senza dovere sforare nel campo delle full).
In salita, vuoi per la comodità, vuoi per le ruote, riesco a tirare i rapportoni che ho montato (il più corto è un 22x28).
Alcuni dubbi, tuttavia, sono rimasti.
In primo luogo non so se sostituire la forcella. La RS è bellissima, tutta blu, addosso alla Titus, ma è troppo alta. I più di una occasione ho sentito, in salita, l'avantreno alleggerirsi. Il problema, però, è cosa metterci. Avrei da parte la solita Duke, sempre funzionale e meno alta della Sid (anche se più moderna), oppure la forcella in titanio che ho tolto alla Lancaster (aprirò un post adatto per lei).
Poi, vista l'altezza complessiva dell'avantreno, penso che una piega stradale non ci starebbe male, per niente. Però ho già la Lancaster così ed anche la Cinelli (che non uso e sarebbe meglio dare via...).
Infine, a causa di un disallineamento delle pedivelle (forse a causa del movimento centrale di misura sbagliata) mi sento sempre in obbligo di sostituirlo con qualcos'altro di moderno (e così completerei il lavoro di retro-modern).
Forse devo solo cambiare gomme e farci qualche uscita in più per apprezzarla.
c

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