Sì ma solo per esposizione e in maniera piuttosto "arrangiata".
Subito qualche foto:
Questo è l'unico lato che può esser guardato. L'altro lato, forse perché lasciato esposto per molto tempo al sole, risulta enormemente sbiadito. Un vero peccato. La verniciatura la fece Groove Innovations...
Il bellissimo carro posteriore elevato. L'avevo già scritto che i foderi orizzontali - ma orizzontali non lo sono davvero, diciamo i foderi bassi - sono parte di una forcella Tange? Il reggisella è temporaneo, ho un Moby da parte, tutto nero, che non ho ancora trovato.
La guarnitura Kooka è la più preziosa di quelle che ho, e una piccola concessione al lusso dell'anodizzazione: il bullone SRP.
Qui si vede, probabilmente, tutta la grande evoluzione del mountainbiking moderno. Il manubrio era in origine un Easton Hyperlite da 56 cm, tagliato a qualcosa di vicino ai 52cm. Anodizzato verde ma pure lui scolorito.
Le leve sono a tre dita, Suntour. I comandi XT sopramanubrio (c'è bisogno di dire altro?).
I freni sono Dia Compe 987, sempre anodizzati. Tenuti in tensione dai rinvii Onza Chill Pill. Lo sgancio rapido della sella è Ringlé.
Qui si vedono bene i passaggi dei cavi freno e trasmissione. Un vero piacere. Somigliano molto a quanto fece Cinelli sulla The Machine.
Il traversone che collega l'obliquo al verticale fu aggiunto successivamente. Se non erro le prime versioni non l'avevano e, ovviamente, il tubo verticale si crepava facilmente (le sollecitazioni si scaricavano a metà di un tubo non progettato per sostenerle, al contrario di un telaio a doppio diamante tradizionale). Gomme Ritchey Megabyte Z-max WCS.
Infine, la forcella Accutrax in condizioni al limite della decenza. Dovrò farla riverniciare (e poi gli adesivi?). E le ruote (belle e fragili) montate con i raggi Fiber Flight (all'anteriore su mozzo Poggipolini).
c
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