feste.
Oggi, quindi, complice il sole, le nuove maglie: intima e normale, e
la bici, sono uscito.
Appena partito ho dovuto regolare la sella, troppo arretrata e in
alto per i miei gusti.
Con la brugola ho lavorato 50 secondi, non di più.
Partito e subito mi rendo conto di quanto sia fenomenale una doppia (
sebbene non nativa).
Per tutta la durata della parte asfaltata ho tenuto la corona da 40.
Nello sterrato sono passato alla 27 ma non ho mai usato gli ultimi
due rapporti della cassetta. QUesto significa che, forse, con una
gamba allenata si può passare alla più leggera 11-32.
La salita è andata via benissimo. La bici è veramente morbida ed
assorbe più di quanto si possa credere. Persino la forcella, rigida
in carbonio, mi ha aiutato.
Scollino e inizia la discesa, scoscesa (per me) e molto dissestata.
Mi rendo conto che la bici va quasi da sola. Rigida come quelle di
una volta che devi affidare tutta la funzione ammortizzante al tuo
corpo. Eppure supera gli ostacoli con innata leggerezza. Pur pesando
kg 9.90.
A metà discesa, quando oramai avevo i polmoni pieni di fiducia in me,
sento irrigidirsi il retrotreno; una sensazione be nota. Avevo forato
o meglio pizzicato la camera d'aria.
Con ribalda nonchalance metto il pide per terra e inizio a tirare
fuori dallo zaino i 4 chili di attrezzi che mi porto dietro. L'unica
cosa che manca sono i levagomme. Ho provato a togliere la gomma a
mani nude ma non è lavoro da poco.
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Sono quindi dovuto tornare pian pianino fino a casa con la gomma per
terra.
Ora ho smontato tutto in attesa di potere centrare la ruota e
verificare bene lo pneumatico.
Insomma, dopotutto un bel giro anche se breve.
:)
cyb
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