ordine allo sviluppo metrico delle bici.
Sono partito da un semplice evento: ho una corona da 36d, Shimano LX,
che ho preso sul mercatino del mtb-forum.
Ho ripreso la guarnitura M770 che c'era sulla Marin e l'ho quindi
montata con una doppia 22-36 e un bash BBG. Esteticamente è una
bellezza.
Riflettevo, ancora prima di avere la Heihei a casa, se fosse il caso
di cambiare immediatamente guarnitura, mettendoci questa doppia.
Sembra che in rete ci sia un consensus attorno a questa
configurazione (al massimo con un 34d al posto del 36d) e questo mi
incoraggia, sebbene tutti preferiscano una cassetta scalata al 36d (
ma a me non piace un padellone dietro, tollero a malpena il 34 e solo
a causa delle mie gambe flosce).
Data questa solita (e noiosa, come sempre le mie) premessa, provo a
calare questi denti nella realtà dei fatti.
Ieri sono uscito con la Heihei e ho fatto il solito e breve giro. Qui
potrei anche aprire una subparentesi per definire "breve giro" ma la
risparmio scrivendo che si è trattato di un circuito intermedio (per
me) di 13 km circa.
In salita e su asfalto con le sospensioni "bloccate" non ho avuto
alcun problema, e sarebbe stato strano averlo!
Appena iniziata la salita su sterrato, ho cercato di capire meglio
cosa avveniva sotto di me.
La prima parte di sterrato è molto scorrevole con qualche piccolo
affioramento roccioso. Volutamente ci sono passato sopra, mantenendo
una traiettoria rettilinea ed evitando il solito zig-zag che avrei
percorso con una delle 26 (soprattutto se rigida).
Il resto della salita è scivolata sotto le ruote, senza grossi
problemi. D'altronde in salita c'è una sola cosa da fare: spingere.
Prima di iniziare la discesa mi sono fermato, ho fatto un bel respiro
e ho aperto le sospensioni.
A questo punto mi è sembrato di essere in un sogno. Sono andato
parecchio forte (per la mia esperienza e capacità) e non ho sofferto
per nulla. La discesa, in effetti, è terminata troppo presto!
Mi sono accorto di essere ancora molto legato alle traiettorie di una
bici rigida, ho provato, infatti, a mantenere anche in discesa una
linea retta e non ho patito troppi problemi.
Eppoi percorrere le curve con la Heihei si è rivelato stupefacente.
Dove la 26er aveva problemi, quando nelle sezioni pietrose si bloccava,
la Heihei è volata!
Solo un appunto alla sella che, sebbene di quelle "antiprostata" mi è
parsa troppo stretta.
Poi magari la cambierò.
Insomma, sono entusiasta dell'esperienza fatta.
Devo comunque, prima di essere completamente soddisfatto, tenere a
mente di non avere mai avuto una front né tantomeno una full, né 26 né
29. Ho usato le bici con sospensione anteriore ma mai di qualità e
moderne. Ho avuto, comunque, solo bici vintage. Questo evidenzia un
limite di discernimento nel valutare bene la 29er.
cyb
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