sabato 1 ottobre 2011

Rigor mor(a)tis

Brutto gioco di parole per una bella esperienza in bici.
Stamane sono uscito con la Morati in versione rigida, con la Sibex
davanti.
In salita, su asfalto, è andata come un razzo.
Ho dovuto fare attenzione per evitare di spomparmi nei primi tre
chilometri.
Iniziata la salita in sterrato, la bici non ha fatto una piega ed è
filata via veloce. Anche nelle parti più ripide.
In discesa la questione si è ovviamente chiarita.
La forcella non ha alcun altro modo di ammortizzare le asperità se
non oscillare di pochi cm verso il movimento centrale.
A vista (e a dirsi) sembra una cosa spiacevole ma in sella non si
nota un granché.
Il miracolo del titanio mi ha fatto scendere con molta sicurezza. La
risposta del telaio è un abisso rispetto ad una normale bici rigida
in acciaio.
Ho, controvoglia, dovuto cambiare il manubrio. Il bel Dean in titanio
è troppo stretto e non riesco ad abituarmici. Ho messo il Sintace
Duraflite da 600, con le appendici Kcnc.
Infine, lode a Camelback.
Ho preso su CRC uno zainetto bello e compatto per uscite di un paio
d'ore. Bianco e nero.
Si è rivelato davvero comodo ed esattamente adatto alle mie esigenze.
Domani si torna in sella, spero, sulla Marin. Lì ho tolto la
guarnitura Strongarm (sperando di riutilizzarla sulla Titici pista) e
messo una XT 737 con corona Stronglight da 29d.

cyb

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