Stamane sono uscito con la Morati in versione rigida, con la Sibex
davanti.
In salita, su asfalto, è andata come un razzo.
Ho dovuto fare attenzione per evitare di spomparmi nei primi tre
chilometri.
Iniziata la salita in sterrato, la bici non ha fatto una piega ed è
filata via veloce. Anche nelle parti più ripide.
In discesa la questione si è ovviamente chiarita.
La forcella non ha alcun altro modo di ammortizzare le asperità se
non oscillare di pochi cm verso il movimento centrale.
A vista (e a dirsi) sembra una cosa spiacevole ma in sella non si
nota un granché.
Il miracolo del titanio mi ha fatto scendere con molta sicurezza. La
risposta del telaio è un abisso rispetto ad una normale bici rigida
in acciaio.
Ho, controvoglia, dovuto cambiare il manubrio. Il bel Dean in titanio
è troppo stretto e non riesco ad abituarmici. Ho messo il Sintace
Duraflite da 600, con le appendici Kcnc.
Infine, lode a Camelback.
Ho preso su CRC uno zainetto bello e compatto per uscite di un paio
d'ore. Bianco e nero.
Si è rivelato davvero comodo ed esattamente adatto alle mie esigenze.
Domani si torna in sella, spero, sulla Marin. Lì ho tolto la
guarnitura Strongarm (sperando di riutilizzarla sulla Titici pista) e
messo una XT 737 con corona Stronglight da 29d.
cyb
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