Ho fatto un brevissimo giro con la Soma.
Penso di non avere fatto più di 25 km (simulando il percorso su gmaps) ma il cellulare mi ha restituito una traccia ridicola.
Insomma, durante il giro, visto che tanto per cambiare ero da solo, ho iniziato a riflettere su alcuni elementi mano a mano che spostavo la mia attenzione.
Faccio un piccolo elenco:
1. Comandi cambio e deragliatore.
Sono i DA a 10v, a frizione. Forse l'ultima coppia che mi ritrovo col selettore della modalità. Prima questione: ma perché ho usato i Dura Ace? avrei potuto metterne tanti altri da usare a frizione. Se resto in questa configurazione, cambio al volo.
Così sistemati sono romantici, flessibili e affidabili. Potrei montare qualunque cosa (anche un cambio Sram EA con una cassetta Campagnolo) e il sistema continuerebbe a funzionare. Naturalmente ci vuole un minimo di manualità e essere aggressivi non è proprio il sistema migliore per farlo. Dopo un po' di tempo si riesce a capire la quantità di cavo che bisogna tirare/rilasciare e tutto torna ad essere normale. Ovviamente la cambiata a frizione diventa sempre più difficile mano a mano che aumentano i pignoni.
Ho notato che però i manettini sono scomodi da raggiungere. Forse perché la parte terminale del manubrio (sul quale tornerò) è più lunga, e con un drop maggiore, del Midge.
Mi sono chiesto se fosse andato meglio con i comandi montati sul tubo obliquo (dove adesso ci sono i fermaguaina con i regolatori di tensione). Fingendo di dover cambiare in questo modo, non ho trovato nessun guadagno. Ovvio! Non ho mai usato nessuna bici con i comandi sull'obliquo e mica si può valutare un cambiamento così in tre minuti e due "bracciate".
2. Trasmissione.
Queste riflessioni andrebbero lette considerando anche il punto 3 sulle ruote.
La bici sembra pesare (forse 11 chili, non so con esattezza) e le ruote anche (soprattutto le gomme, forse dovrei sostituirle con un modello da 28 o forse dovrei passare alle 650b -ma si trovano così poche slick).
Comunque, partendo con la trasmissione pulita, mi sono accorto di avere usato solo i primi 6 pignoni, da 11 a 21. Magari potrei anche usare un pacco pignoni da 11-27 e mettere un cambio a gabbia corta (il vecchio 105 vintage?).
3. Freni e ruote.
I nodi vengono al pettine. Ho montato le gomme male, storte. Me ne sono accorto ma non ho saputo valutare il problema. Durante la guida, infatti, le ruote erano completamente squilibrate e mi hanno dato fastidio durante tutto il viaggio. Ovvio quindi come sia sempre valido il consiglio di non fare mai lunghe (o impegnative) uscite con una bici nuova e pressoché sconosciuta. Immaginate a fare un giro di 100km con le ruote che "battono" continuamente...
Un altro problema sono stati i freni. Visto che gli accoppiamenti dei bulloni di tenuta delle pinze sui supporti sono ovalizzate, restano praticamente sempre dentro la loro "cunetta". Ho provato diverse soluzioni ma alla fine la migliore è stata sostituire i bulloni con altri nuovi. Così ho potuto spostare le pinze (soprattutto l'anteriore) abbastanza da poter regolare il freno.
Con le pinze regolate male sembrava di andare sempre in salita.
Credo che questo problema (insieme alle gomme non centrate sul cerchio) abbia falsato la percezione del complesso ruote-trasmissione.
4. Nitto Randonneur.
Sono confuso! Dappertutto leggo che questo sia il manubrio più bello del mondo e chi l'ha provato non vorrebbe mai più smontarlo ma non mi è sembrato questo granché... Ho trovato molto più comodo il Noodle. Forse devo usarlo di più e abituarmici, forse è troppo stretto (42cm) o forse devo montare l'altro attacco Cinelli che ho a casa, un po' più lungo.
5. Collarino stringisella
Il reggisella scivola un po'. Quasi certamente perché il collarino non è della misura giusta. Il Miche che ho montato sarà almeno da 31,8. Mentre il telaio ne vuole uno da 30,0. Dovrebbe arrivarmi un Salsa da 30,6 (6 decimi ci stanno...).
Poi, visto che ci sono, potrei togliere il Thomson (bello ma esagerato, è da 410mm!) e mettere un Kcnc (fa schifo ma è anche tagliato alla lunghezza giusta).
In conclusione. Il telaio è molto bello, a parte le saldature che mi paiono grezze. Ha una verniciatura resistente, col trasparente che copre gli adesivi. Gli allineamenti sembrano buoni (non come Paduano).
Il telaio è comodo e, cosa alla quale non sono abituato, stabile. Dovrò verificare ma mi sembra che il movimento centrale sia sensibilmente più basso della SwissCross.
Mi restano da sistemare le gomme e poi si parte per una nuova avventura.
c